La biblioteca

La biblioteca, centro di aggregazione e fucina di inziative

La biblioteca dell'Officina Grandi Riparazioni di Porta Vescovo nasce, nel lontano dicembre 1973, come emanazione della Commissione Interna (GUCI) dei tre sindacati CGIL, CISL ed UIL ( Consulta il documento fondativo qui ) per offrire ai lavoratori uno spazio dove trovare libri, una sala per studiare, un centro informativo all'interno dell'Officina, insomma un laboratorio di crescita per imparare a confrontarsi con gli altri, favorendo nuove idee nel rispetto di quelle degli altri, per avere nuove possibilità di studio.
Partita inizialmente con una dotazione di circa 450 libri, quasi tutti forniti a titolo gratuito dalle tre sigle sindacali fondatrici, attualmente il suo patrimonio librario conta circa 7500 libri su molteplici argomenti, dalla letteratura alla storia e alla filosofia, dalle scienze alla geografia, dalla matematica all'informatica e alla sociologia.
Gradualmente la sua attività si sviluppò anche nel creare cultura e informazione attraverso dibattiti, tavole rotonde e incontri con esponenti della politica, delle cultura e della società ed è diventata emanazione culturale del Dopolavoro Feroviario solamente negli anni '80, lasciandosi così alle spalle le sue origini sindacali.
Proprio in quel periodo, in occasione della ristrutturazione della palazzina in stile liberty di via XX Settembre 17 allora sede del Dopolavoro ferroviario, un importante recupero ha permesso non venisse disperso un patrimonio librario costituito di interessanti opere pubblicate tra la seconda metà dell' 800 e la prima metà del '900. In una stanza, rimasta chiusa per molto tempo, vi giacevano all'insaputa dei più centinaia di libri di grande interesse editoriale e storico che costituivano il patrimonio di una vecchia sala di lettura dei "Fuochisti e macchinisti" esistente nel periodo compreso tra le due guerre (1920), chiusa probabilmente nel periodo dell'ultimo conflitto mondiale e non più utilizzata.

Tra i libri recuperati troviamo la "Istoria d'Italia" di Messer Francesco Guicciardini del 1876, "La Teoria di Darwin" del 1887, un "Manuale di fisica dilettevole" del 1829, "L'Iliade" tradotta da Vincenzo Monti, "L'Odissea" tradotta da Ippolito Pindemonte, la "Storia delle ferrovie italiane" del 1939, pubblicata dalla Direzione delle Ferrovie dello Stato in occasione del centenario, ecc.

Nel corso degli anni numerosi colleghi hanno dato il loro contributo in termini di tempo, di conscenze e di competenze affinchè la biblioteca rimanesse un punto di riferimento culturale importante per tutti i dipendenti dell'Officina.
Citiamo solo qualche nome, senza assolutamente voler far torto a quelli non menzionati; Bruno Silvestrini, uno dei fondatori, Luigino Boseggia, Franco Nogara, Cristina Piva e Carlo Caleffi.
Il documento allegato elenca i collaboratori della biblioteca che, a vario titolo, hanno dato il lor prezioso contributo.

Atto fondativo della biblioteca
Il documento allegato è la copia dell'atto fondativo della biblioteca, datato 14 dicembre 1973. Nel documento viene evidenziato che la biblioteca nasce come emanazione della Organizzazioni Sindacali Unitarie (GUCI) e a seguito di un referendm conoscitivo tra i lavoratori.
Solo negli anni '80 la biblioteca, nei suoi aspetti finanziari e patrimoniali, passa sotto l'egida del Dopolavoro Ferriviario di Verona

Attività e iniziative culturali della biblioteca
L'attività della biblioteca non si è limitata al solo prestito dei libri ma ha messo in piedi una serie innumerevole di attività e iniziative culturali di vario genere; nella maggior parte dei casi incontri e dibattiti all'interno dell'Officina con personalità politiche e della cultura cittadina e nazionale che hanno affrontato temi come la pace, l'equità sociale e la giustizia.
Nel documento allegato, del giugno 2006, sono elencate le iniziative culturali organizzate dalla biblioteca negli anni che vanno dal '74 al '94.

Album fotografico delle iniziative
Nel documento relativo al punto precedente vengono elencate le iniziative culturali realizzate dalla biblioteca nel corso di circa 20 anni; il link che troviamo qui permette invece la consultazione della numerosa documentazione fotografica realizzata proprio in occasione di queste iniziative .